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venerdì 18 novembre 2011

UNO DAVANTI E DUE DI DIETRO

Parti di me
una seduta alla mia destra 
l'altra alla mia sinistra
Dentro di me 
lontano da me

Parti di me
nuotano l'una sull'altra
senza annegare
vivono l'una sull'altra
solo per un istante
uno solo
come solo una è l'eternità
mentre le sento vivere
l'una sull'altra
dietro di me

Parti di me 
dietro di me
La mia schiena vede ora
occhi a caccia di altri occhi
inseguirsi e rincorrersi
e alla fine trovarsi 
in un posto dove i miei non possono arrivare
questi miei occhi che si chiudono
che non sanno

La mia schiena vede ora
mani eccitate penetrare carni eccitate
e poi
quelle altre carni essere penetrate 
da quelle altre mani
Eccitate
nascoste 
disoneste
insospettabili
mani che alla fine
si conficcano nella mia carne
nella mia schiena
che ha visto troppo
e che troppo ha patito

Ma la mia schiena non sa parlare
non vuole parlare
Non vuole dirmi
che ogni passo che faccio
lo faccio da solo
che il resto si è fermato
si è nascosto 
per non farsi vedere dai miei occhi
da questi occhi che sanno parlare
ma non sanno vedere.

Parti di me
che dietro di me 
tramano e ingannano
Perchè nient'altro sono se non
schegge di me 
fuggite da me
che si lasciano ammirare
mentre si allontanano
felici
ecciatate
libere

Se volete uccidermi
che sia.
Ma almeno fatelo.
Abbiate il coraggio di farlo.
Non ve ne sarò grato
ma almeno continuerò ad ammirarvi

Parti di me
senza di me

Alè

1 commento:

  1. E perchè no
    ripristinare quell'antico movimennto
    di braccia allungate -- a chiedere sogni
    di tempo caduto
    in sguardi voltati -- mancati - vanificati
    di abbracci negati -- sospesi - calcificati

    E perchè no
    improvvisarlo ora
    allungar le mani -- in mille sguardi
    trovare caldo -- in mille occhi
    perche ero io -- prima di lui
    perchè c'è lui -- non prima di me
    perchè era lei -- che non sapeva
    perchè ero io -- che mi mancavo
    perchè era azzurro -- e non vedevo
    che la bellezza è senza nome
    e
    non ha voce se non la chiami

    Chiedo scusa ai parenti
    se ho fatto a pezzi
    i loro nomi
    masticandoli nel silenzio
    da un rumore accecato
    nello spazio ricavato
    tra la lingua e 34 denti.



    p.s. grazie Samuel
    grazie Alè

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