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lunedì 20 giugno 2011

COINCIDENZE E CARAMELLE

Vorrei essere solo un ronzio
un istante unico e sospeso che già se n'è andato
un passo silenzioso e veloce come la felicità
Vorrei dimenticare tutte le parole
e vedere le mie mani
saper ricucire ogni contraddizione
fondere ogni estremo
accarezzare ogni differenza
Vorrei trovare adesso una porta aperta
che si chiude nello stesso momento in cui la penetro
così da riuscire a sentire l'odore della grazia
vedere il colore dell'uguaglianza
scoprire qual'è il sapore del nostro senso
Vorrei soltanto che il Mondo fosse uno specchio
un ribaltamento simmetrico
un cerchio perfetto perché aperto
una danza sincronica
che si muove senza legge
liberato dalla follia delle causalità
governato solo dalla leggerezza delle coincidenze

Ma
io ora sono
il centro della tempesta
la folle febbre che spezza il cielo
l'ebbrezza che uccide la ragione
l'insolito che travolge la certezza
Sono
la luce che esplode senza fine
la molla che salta sempre allo stesso sguardo
la sicurezza che annega nell'identico profumo
Sono il ricordo che scoppia appena lo trovi
il muscolo che pompa veleno e bugie
l'acciaio che si spezza se lo sfiori
Adesso sono
il cattivo pensiero che mi uccide
la tentazione volante schiantata dalla paura
l'irrazionalità che non conosce mai pace
la furia della vita che non perdona

Io sono
la notte che scopre di non essere un fantasma
Ecco cosa sono

Io non ti conosco
Tu non mi conosci

Eppure noi non siamo fantasmi
Non possiamo
non riusciamo ad esserlo
E forse non vogliamo

Ma questo è vero se
solo se
le coincidenze non esistono
e le caramelle invece
sì.

Alè

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