Cerca nel blog

mercoledì 3 febbraio 2010

Crusca armata

Così mi sento meglio.
L'Accademia della Crusca si è infine degnata di pronunciarsi su una delle peggiori violenze che una Lingua abbia mai subito dai tempi di un attimino.
Così piuttosto che torna ad essere quello che deve essere: una congiunzione comparativa che indica opposizione e non opzione.
Piuttosto che non è o-oppure (disgiuntiva), non indica un' opzione o alternative che si equivalgono. Punto.
Converrete con me che un conto è dire "sto con la Decenza piuttosto che con Berlusconi" e altro conto è dire "sto con la Decenza oppure con Berlusconi". Questa seconda proposizione è evidentemente  (e logicamente) una contraddizione - per non dire una cazzata.
Eppure l'affare piuttosto che non si esaurisce qui. 
Dietro l' (ab)uso fuori controllo che se ne fa ci sono problemi che esulano e superano quello lessicale e grammaticale e linguistico. 
Ricordiamoci che piuttosto che ha - visti i tempacci che corrono - il sapore di una certa qual erudizione e conoscenza approfondita della lingua. E certamente riempie la bocca di chi la pronuncia nonchè le palle di chi l'ascolta.
Ricordiamoci altresì che è composta da più di quattro lettere. 
Dunque risulta irresistibile per chi nella vita ha avuto poche occasioni di pronunciare parole così lunghe.
Chi è stato?
Certamente i gggiovani aperitivati che verso le 21:00 discutono di Londra e dei suoi mercatini con in mano un bicchiere di vino sempre agitato e mai ingurgitato.
E poi le ammucchiate catodiche domenicali, chè la domenica è pur sempre il giorno del signore (ma si può sapere chi è questo signore?). 
E i giornalisti che giornalisti non sono più. E gli intellettuali che intellettuali non sono più. E gli scrittori che scrittori non sono più. E le vallette che vallette non sono più (e cosa sono allora?). E i politici che politici ci sono ancora e questo spiega tutto.
Gli italiani che italiani ci sono sempre stati.
Ergo. Tutti vogliono dire, fare, mostrare, dimostrare, ostentare senza sapere.
Meglio: tutti vogliono apparire senza sapere. Senza pensare.

Ecco.
Piuttosto che è l'emblema dell'apparenza. Il simulacro dello sforzo per-sembrare-qualcosa. A tutti i costi.
Piuttosto che è, grosso modo, il 2010.

Pensierino a margine
Avanti Crusca! 
Una nuova battaglia ti aspetta. 
Chi è il nemico questa volta?
E' presto detto. Il nemico è nel senso che. E non sarà facile.
Se posso, cari capoccioni guardiani dell'italiana lingua, avrei un'idea per affrontare questa nuova guerra e le altre a venire.
La S.S. e moderatissima e pensosissima Accademia della Crusca dovrà dotarsi assolutamente - come dire - di un Braccio.

Sì, serve un Braccio.
Violento, possibilmente. 

Piuttosto che un paio di palle.


Alè   

Nessun commento:

Posta un commento

Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.